L’inizio degli anni ottanta e gli anni ‘90 è stato definito come l’epoca d’oro dei giochi a gettoni. La sala giochi aveva anche un valore più profondo del semplice luogo dove si poteva accedere a dei videogiochi di spessore, ben fatti e graficamente superbi rispetto alle prime produzioni casalinghe dell’epoca. La sala giochi era un vero e proprio luogo d’incontro e di aggregazione, un punto di riferimento per i più giovani che, tra suoni artificiali e colori sgargianti, potevano incontrare vecchi amici e far nascere nuovi amori.
Il primo videogioco della storia risale al 1952 quando un dottorato di Cambridge per scrivere la sua tesi realizzò OXO una sorta di tris digitale utilizzando uno dei primi calcolatori della storia: l’EDSAC. Le prime realizzazioni nella storia dei videogiochi, tra gli anni ’50 e ’60, furono giochi non commerciali, spesso limitati agli ambienti universitari. Tra questi, Spacewar, vera pietra miliare della storia delle console da “sala giochi”!
Dai flipper alle attuali console, l’evoluzione di giochi e videogiochi è stato un percorso lungo e ricco di innovazioni. A partire dalla metà degli anni ‘80 si è poi assistito alla continua produzione di giochi sempre più evoluti “grazie” alla continua competizione tra due colossi giapponesi: Nintendo e la Sega che hanno prodotto console sempre più maneggevoli, potenti e moderne. Una gara all’ultima innovazione che ha permesso la realizzazione e la commercializzazione delle console più note ed amate. Oggi, in un’epoca di console capaci di regalare esperienze complesse e realistiche nel salotto di casa, i cabinati continuano ad esercitare il loro fascino e a ricreare emozioni nostalgiche e vintage. Tantissime le produzioni cinematografiche dedicate agli anni ‘80 e ‘90, in cui i protagonisti teen si incontrano nelle sale giochi gremite di persone, circondati dalle luci colorate e da suoni che oramai ci sono familiari.
La fascinazione per i “magnifici anni ‘80” infatti, non risiede solo nelle console ma anche in un continuo ritorno alle mode del passato: fashion, musica, serie tv, tutto ci ricorda quanto sia stato fondamentale e rivoluzionario quel periodo. Incredibile come pailettes, zaini ipercolorati, console, musica con stile synth pop, rock e disco, abbiano ancora questo ascendente sulle generazioni più giovani, tanto che è facile incontrare in giro ragazzi della “gen Z” vestiti come i nostri miti di quando eravamo bambini! L’idea di poter rovistare negli armadi dei propri genitori, nonni addirittura, alla ricerca di pezzi unici da riutilizzare per uno styling nuovo e completo o per arredare ambienti e stanze diverse, è un trend che si è sempre fatto e che, ultimamente, sta diventando molto più comune.
Tornando ai cabinati, utilizzando componenti moderni ed emulazione, ognuno di essi ospita i videogiochi classici e sempreverdi delle macchine a gettone, con display a colori e suoni ad alta definizione, per garantirti un’esperienza di gioco coinvolgente e completa. I cabinati riproducono dettagliatamente anche i joystick e i comandi delle apparecchiature arcade, proprio come li ricordiamo. Una certa nostalgia ci fa spesso ripensare a quando, in sala giochi, le macchine a gettone costituivano il momento di divertimento e di incontro più avvincente: popolarissimi tra gli anni ’70 e gli anni ’80, gli arcade games hanno avuto una grande influenza sull’idea di svago, di generazione in generazione!
Oggi, grazie a console portatili sempre più avanzate e a strumentazioni capaci di riprodurre la realtà virtuale dal proprio salotto di casa, la storia dei cabinati sembrerebbe essersi conclusa. In realtà, il ritorno al passato e al fascino che questi anni ricchi di rivoluzioni ed innovazioni hanno portato con sé, si traduce anche in un ritorno alle mode, al vinile, alle videocassette, a tutto ciò che ci ricorda un periodo non poi così lontano ma che ancora ci fa sognare.
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